Verrès in numeri
Verrès è una comunità di circa 2700 abitanti, situato a 391 metri di altitudine in una zona ampia e pianeggiante, il torrente Evançon prima divide in due il centro storico poi confluisce nella Dora Baltea. Dei 74 comuni della Valle d’Aosta è tra i meno estesi, ma la sua posizione all’imbocco della val d’Ayas e la sua “pianura” lo hanno fatto diventare uno dei centri urbani più importanti della regione.
Cosa sapere e cosa vedere …. un assaggio di storia e di architettura
Fondato dai Salassi, l’antico borgo di Verrès era noto ai Romani per le sue molteplici funzioni commerciali e ad essi deve il suo nome dal latino “Vitricium”, probabilmente derivato dal fatto che esisteva un’antica vetreria.
Verrès è dominato dall’imponente castello, posto sulla rocca che chiude l’accesso alla Val d’Ayas e cattura l’attenzione di chi transita in questa zona. Fatto costruire da Ibleto di Challant intorno al 1390, il maniero è un bell’esempio di fortezza feudale. La massiccia struttura di questo cubo di pietra (30 metri di lato) è ingentilita da bifore e finestre crociate, porte ad arco, dal monumentale scalone e dai colossali camini.
In occasione del carnevale, il comune si rituffa nel medioevo con la rievocazione storica della figura di Caterina di Challant, contessa attorniata da conti, guardie armate e capitani in costume dell’epoca; questa è un’opportunità per scoprire il castello di notte con l’apertura serale del castello per i tradizionali festeggiamenti.
Altro luogo di grande interesse architettonico è la Colleggiata di Saint-Gilles , situata al centro del paese, è in quasi perfetta simmetria col castello e risale approssimativamente all’anno 1000. Particolarmente interessante è la trifora dell’antica cappella di Ibleto nella parete di fondo: si tratta della più bella finestra in pietra di tutta l’architettura gotica in Valle d’Aosta. Annessa è la chiesa parrocchiale di Sant’Egidio, costruita su una precedente chiesa romanica.
Di epoca più recente è La cascina Murasse, edificio del 1512 utilizzato come scuderia dalla famiglia Challant, è formata da una cinta muraria merlata su un lato, dalla lunga e bassa costruzione della stalla a volta ribassata e dalla torre colombaia, segno di signoria e privilegio della nobiltà. Attualmente è sede della Unitée des Communes e della Biblioteca.
All’interno del borgo si possono visitare, inoltre, le cappelle dell’Addolorata, della Madonna delle Grazie, di San Grato e di San Rocco.
Per distendere le gambe senza dover muovere la macchina
Per gli amanti della natura non può mancare una passeggiata all’arboretum “Borna di Laou”, impiantato nella prima metà degli anni ’50, che si estende su una superficie di circa 6 ettari in cui sono state impiantate diverse specie esotiche tra le quali i pini marittimo, domestico, nero e strobo, il cedro dell’Atlante, l’abete del Caucaso, il leccio, il carpino, la tuia, ecc.. Oggi alcune di queste specie non sono più presenti, ma l’abbondante vegetazione autoctona impiantata o spontanea, garantiscono lo stesso un notevole effetto paesaggistico al bosco costituitosi. In questo territorio si possono percorrere diversi sentieri che conducono anche in cima alle alture circostanti e che consentono di ammirare Verrès. La più suggestiva passeggiata, nonché accessibile a tutti, è quella che conduce alla Croce di Saint-Gilles e al Monte Conge in quanto consente in cima alla croce di godere di un bellissimo scorcio di Verrès, di Issogne e, durante l’ascesa, permette di ammirare il castello di Verrès e sulla bassa Val d’Ayas da diversi punti.
Le informazioni di questa pagina sono tratte dal sito del comune di Verrès.
