Arnad
Il Castello Vallaise con i suoi affreschi nel Salone d’Onore, il doppio loggiato con leggere colonnine in pietra e il parco in cui è situata la cappella esagonale dedicata a S. Giuseppe, Sant’Antonio e alla Vergine Maria. Visitabile quando la Regione Autonoma Valle d’Aosta (proprietaria) organizza delle aperture straordinarie.
Nel vallone di Machaby si trovano il Santuario e il Forte, raggiungibili a piedi con una camminata di circa un’ora partendo dal parcheggio posto all’inizio del sentiero.
Il Santuario di Machaby sito fra boschi di castagno è di origini trecentesche, interamente ricostruito nel 1687, all’interno oltre a numerosi ex-voto, si trova una statua seicentesca raffigurante la Madonna, capolavoro della scultura barocca in Valle d’Aosta. Il Forte di Machaby: Posto magico, boschi di folletti, atmosfere ancestrali, silenzio, rossastre pareti da conquistare, sentieri percorsi dalle fate e dimora storica accogliente, familiare per tutti (…). La sua costruzione risale tra il XVII e il XVIII secolo, è stata una fortificazione per la sicurezza del forte di Bard. Per raggiungerlo si percorre una splendida mulattiera utilizzata anche dalle armate di Napoleone che giunsero nel giugno del 1800 per porre l’assedio al forte di Bard. …
Alle porte del paese si trova la chiesa di San Martino, a pianta trapezoidale con tre navate e copertura costituita da volte gotiche a crociera a sesto acuto ribassato, i pilastri a pianta quadrata sostengono grandi archi che si appoggiano su capitelli. La facciata presenta un portale centrale in tufo del XV sec., decorato con un arco carenato e sormontato da un rosone con finestre costituite da slanciate monofore. Il campanile, a pianta quadrata presenta un’alta cuspide piramidale. Il sottotetto della navata sinistra è decorato con affreschi tardo-gotici; tra i soggetti rappresentati sono riconoscibili “San Giorgio che combatte il drago”, il “Banchetto di Erode”, una “Crocifissione” e la “Decollazione del Battista”. Il museo parrocchiale conserva alcuni interessanti oggetti sacri.
Bard… non solo Forte
Di Bard è stato scritto… “È incassato, come un cuneo, tra due monti. Da una parte è quello che sostiene il famoso Forte (…), dall’altra parte è un altro monte ancora più alto (…). È percorso, a mezzo, da una via stretta, con vecchio acciotolato segnato ancora dalle ruote dei carri delle legioni romane. Le case sono tutte antiche e hanno portali, finestre e balconi in pietra lavorata bellissimi(…)“.
Il borgo medievale di Bard è uno dei più suggestivi e meglio conservati dell’intera Valle d’Aosta, conserva tuttora lo stile ad archi ricco di bifore con finestre crociate. Nel Borgo è possibile ammirare case monumentali di rara bellezza, come la Casa del Vescovo, Casa della Meridiana, Casa Valperga, Casa Challant, Casa Ciucca, e l’elegante palazzo dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard. Sulla rocca che sovrasta il Borgo, si erge imponente il Forte di Bard, costruito intorno all’anno 1000, su delle costruzioni precedenti le cui fondamenta furono eseguite dai Romani. Sapientemente ristrutturato, oggi è un polo museale e culturale che attira migliaia di visitatori l’anno.
Champdepraz
Champdepraz è composto da diversi villaggi in cui è possibile ancora ammirare le tipiche case rurali costruite in pietra e legno. Le abitazioni rurali possono presentare più corpi separati destinati a diversi usi o possono essere concentrate con un unico fabbricato comprendente l’alloggio, “lo pejo”, la stalla, “l’htabio”, e il fienile, “lo payi”.Si possono poi distinguere la “grisse”, piccolo edificio in pietra usato per essiccare le castagne, il “reucard”, granaio per covoni costruito in tronchi squadrati di larice e “lo dzerbi”, deposito per covoni chiuso su tre lati e affacciato sull’aia di trebbiatura. Vagando tra le frazioni di Capiron, Covarey, Viering e Veulla si possono ammirare diversi forni.
Vi si trova il Parco Naturale del Mont Avic, primo parco naturale valdostano, istituito nell’ottobre 1989 al fine di conservare le risorse naturali presenti nella medio‐alta valle del Torrente Chalamy (comune di Champdepraz). Il Parco è sede del più grande bosco di pino uncinato della regione e di 14 laghi tra cui Le Grand-Lac ed è anche l’habitat naturale per l’aquila reale e il gracchio corallino. A Chevrère in Località Covarey è situato il Centro Visitatori, dove si trovano un museo naturalistico, filmati e fotografie ed una sala polivalente.
Issogne
A Issogne si può ammirare la casaforte costruita dal vescovo di Aosta probabilmente nel XII secolo e sorta sui resti di una villa “rustica” romana; il castello è stato trasformato in un vero palazzo nell’ultimo decennio del XV secolo. Dopo i fasti del Cinquecento il palazzo ha vissuto alterne fortune, per passare nel primo decennio del 1900 (alla morte di Avondo, ultimo proprietario) allo Stato italiano prima e alla Regione autonoma Valle d’Aosta oggi. Simbolo del castello è la particolarissima fontana del melograno che domina l’ampio cortile interno per bellezza del manufatto e per la ricchezza di simboli che intende rappresentare. Di bellezza invidiabile è l’androne decorato dalle pregevoli lunette, raffiguranti il corpo di guardia, la bottega del beccaio e del fornaio, il mercato di frutta e verdura, il sarto, lo speziale e il pizzicagnolo.
Le informazioni di questa pagina sono tratte dai siti dei comuni di Arnad, Bard, Champdepraz e Issogne.
